La visura catastale è un documento che contiene i dati identificativi e tecnici di terreni e fabbricati che sono stati debitamente registrati presso l’Ufficio del Catasto (Agenzia delle Entrate), ovvero l’archivio ufficiale in cui sono conservati tutti dati degli immobili presenti sul territorio nazionale.
Una sorta di vera e propria "carta di identità" di un bene immobile.
La visura catastale è quindi un documento molto utile, che assolve a moltissime finalità, grazie ai dati in essa contenuta è possibile infatti:
– indicare i dati relativi all’immobile per la compilazione della dichiarazione dei redditi;
– ricavare l’entità della rendita catastale e della superficie dell’immobile per calcolare correttamente i tributi, come l’Imu e la Tari ad esempio;
– verificare semplicemente la propria posizione al Catasto;
– utilizzarla come allegato per chiedere l’allaccio delle varie utenze;
– allegarla a una pratica di mutuo o a un contratto di compravendita immobiliare, ed in generale per tutti quegli atti di diversa natura afferenti il trasferimento della proprietà di un bene immobile.
Si ricorda infatti che dal primo luglio del 2010 quando si stipula un contratto di compravendita immobiliare di fronte a un notaio la presentazione della visura catastale dell’immobile è obbligatoria a pena d’invalidità dell’atto. Non solo, il notaio che non si cura di consultare e acquisire le visure catastali ai fini del rogito va incontro a precise responsabilità e alla possibile richiesta risarcitoria da parte del cliente acquirente.
Cosa contiene la visura catastale
La visura catastale è un documento
complesso da cui è possibile ricavare tutta una serie di informazioni, grazie ai dati in essa contenuti ovvero:
- i dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati;
- i dati anagrafici delle persone, fisiche o giuridiche a cui sono intestati i beni immobili;
- la mappa catastale dei terreni;
- la planimetria dell’unità immobiliare urbana;
- la rappresentazione grafica e l’elenco dei subalterni che formano l’elaborato planimetrico
- gli atti di aggiornamento del Catasto.
Le visure catastali delle unità immobiliari urbane iscritte al catasto e corredate di planimetria dal 9 novembre 2015 contengono anche i dati della superficie catastale, che possono essere rettificati dall’intestatario dell’immobile compilando un modello apposito o accedendo al servizio di correzione dei dati online messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Come si ottiene la visita catastale
Prima di tutto occorre chiarire che la visura catastale è un documento che può essere richiesto da chiunque, l’importante è che chi la chiede sia conoscenza di alcuni dati fondamentali per l’individuazione dell’immobile come i dati anagrafici del proprietario, l’indirizzo civico in cui è situato o i dati catastali del terreno e del fabbricato.
Nel momento in cui a fare la richiesta della visura catastale è il proprietario, uno dei comproprietari o il titolare di altri diritti reali di godimento, il rilascio del documento è gratuito, esente dal pagamento dei tributi speciali catastali. In tutti gli altri casi invece, ovvero se a richiedere informazioni sull’immobile sono soggetti diversi dall’intestatario o dal cointestatario, si devono pagare alcuni costi di servizio.
Dove si chiede la visura catastale
Le modalità per chiedere la visura catastale sono diverse. Occorre però distinguere tra due ipotesi:
– se i dati catastali sono informatizzati e la richiesta avviene telematicamente attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, la visura viene rilasciata in formato pdf. La versione cartacea è prevista per chi si rivolge direttamente agli sportelli dell’Ufficio decentrato provinciale del catasto;
– se i dati sono disponibili solo in formato cartaceo (molto raramente) non si può ottenere la copia dei dati, ma si può solo prendere appunti.
Fonte: Blog Casa.it
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